Secondo quanto emerso da una nuova ricerca condotta da Epson in Europa, il 75% degli insegnanti italiani ritiene che durante le lezioni gli studenti abbiano difficoltà a vedere i contenuti visualizzati sulle tradizionali TV a schermo piatto. In particolare, il 37% dei professori italiani afferma che chi sta in fondo alla classe ha difficoltà a vedere bene, e il 38% sostiene che i problemi sono gli stessi anche per chi è seduto nei banchi laterali. Persino chi sta davanti e in mezzo non sempre ha una visione perfetta, a causa dei riflessi.

Di conseguenza, oltre la metà degli insegnanti italiani afferma che  cambia sempre o spesso posto agli studenti quando non riescono a vedere bene su uno  schermo piatto durante le lezioni. Il 90% cambia la disposizione dei posti più di una volta  per evitare che nessuno abbia la visuale ostacolata.

Tornando ai dati della ricerca, in Italia il 38% ritiene che queste tecnologie consentano un maggiore apprendimento pratico e livelli di coinvolgimento più elevati, mentre il 33% afferma che esse supportano l’apprendimento di gruppo e il 19% attesta che c’è maggiore attenzione da parte di tutti gli studenti in classe.

È importante quindi cercare soluzioni alternative e assicurarsi che la tecnologia sia adatta, dato che l’83% (l’84% in Europa) degli insegnanti ritiene che il coinvolgimento e la collaborazione in classe siano spesso o talvolta ostacolati da una tecnologia non adeguata.

“Le scuole – ha dichiarato la Dott.ssa Sarah Henkelmann Hillebrand, esperta di diddatica digitale di Epson Europe – hanno l’enorme opportunità di migliorare l’apprendimento e i risultati scegliendo  tecnologie diverse, ad esempio i videoproiettori interattivi al posto delle TV a schermo piatto. I videoproiettori, infatti, forniscono immagini più grandi e luminose, offrendo una visione di qualità a tutti gli alunni presenti in classe, oltre ad agevolare la collaborazione e aumentare il coinvolgimento, consentendo a tutti gli studenti in aula di partecipare e di aggiungere note sui contenuti.”